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Monthly Archives: aprile 2008

Dopo gli ultimi ritrovamenti di resti volsci all ’ interno dei due cantieri in corso a Frosinone dell ’ ascensore inclinato e del Centro di Forvenga realizzato un museo con spazi idonei.mazione, la Soprintendenza i Beni Archeologci chiede che nel capoluogo
«L ’ attuale museo civico – spiega la dottoressa Sandra Gatti della Soprintendenza – non offre locali in grado di ospitare il consistente numero di ritrovamenti degli ultimi tempi. Il museo attuale andrebbe come minimo quadruplicato. L ’ idea sarebbe quella di istituire il museo Volsco, un museo cioè in grado di ospitare i tanti ritrovamenti pervenuti sinora in città e nelle zone limitrofe». Necessità questa condivisa a pieno anche dal direttore dell ’ attuale museo archeologico di via XX Settembre, Dario Pietrafesa: «L ’ ampliamento del museo era stato già finanziato con 400 mila euro dalla Regione Lazio ed in parte già erogato. Ci sono state delle modifiche progettuali. Ora non appena il nuovo sindaco avrà varato la giunta contatterò l ’ assessore alla Cultura per sollecitare questa azione volta a rimettere in moto i lavori al più presto anche per non perdere il finanziamento». A ricordare la tormentata storia dell ’ ampliamento del museo archeologico di via XX Settembre è il progettista stesso, l ’ ingegnere Giuseppe Clemente: «I lavori di ampliamento iniziarono agli inizi del 2000, poi furono interrotti per l ’ avvio dei lavori di pavimentazione nel centro storico che riguardarono piazza Valchera. Quando gli scavi furono ripresi trovammo dei reperti di ossa umane. Sui perse molto tempo fino a quando, il comune decise di procedere alla rescissione contrattuale con la ditta e furono pagati sia i lavori di scavo sia il 10% dell ’ importo contrattuale. Poi della questione non se ne parlò più». Ma come doveva essere il nuovo museo? «Rispetto a quello attuale – continua l ’ ingegner Clemente – si sarebbero create altre aree espositive sfruttando gli spazi sottostanti all ’ immobile di via XX Settembre che danno su piazza Valchera». Nel caso in cui la nuova amministrazione dovesse impegnarsi in tal senso occorrerà adeguare il progetto sia per ciò che concerne i prezzi (occorrerebbero altri 200 mila euro circa) sia per attenersi alle nuove disposizioni normative.