Azzurrini sempre più sbiaditi!
A Mantova, la Nazionale di Casiraghi giochicchiando ha strappato un pareggio alla Bosnia 1-1, e certamente non ha brillato. Dopo il vantaggio, gli azzurrini si sono barcamenati in un brutto primo tempo e, infatti, si sono fatti anche riprendere.
Alcuni hanno detto che non ha senso appassionarsi all’Under 21, perché è solo una palestra dove allevare i futuri campioni. E’ indiscutibile invece che qualunque squadra che gioca bene, riesce ad appassionare i tifosi, cosa che a questi giovanotti proprio non riesce! E poi l’idea di grandi campioni in una squadra mediocre è un concetto che stride un po’.
Con questo rullino di marcia in Danimarca non si arriva e se ci si arriva, è meglio non disfare la valigia. Lo pensa anche il presidente federale Abete, apparso molto scontento nell’intervallo della partita.
Il centrocampo italiano tende a cedere alla distanza, mentre la modesta Bosnia reagisce con personalità e la cosa non porta lontano.
Basta pensare che la ripresa inizia certamente ancora nel segno di Marilungo, che con un pallonetto pregevole chiama Sehic alla difficile deviazione in corner, ma la “sveglia” dell’attaccante del Lecce resta isolata, perché la squadra è poco lucida e con un gioco poco delineato. Casiraghi, allora, lancia Marrone in campo nell’ultima mezz’ora al posto di Castiglia, ma cade nel vuoto.
Per via di un calo fisico degli slavi, le occasioni cominciano ad arrivare, ma con poca lucidità e ne viene fuori solo una punizione scialba di Balotelli respinta da Sehic a tempo ormai scaduto.
La qualificazione sembra ora cosa ardua: il primo posto per ora è lontano, il secondo è occupatissimo dall’Ungheria, che per ora ha 2 punti in più della nostra Italia e con lo stesso numero di partite.
Dobbiamo tenere presente che per noi arrivare secondi potrebbe non bastare, poiché solo le migliori 4 formazioni andranno allo spareggio decisivo per la qualificazione per andare in Danimarca.
Simona Aiuti